Il governatore De Luca sicuramente non è il colpevole della cattiva condizione delle strutture sanitarie campane.
Le sue responsabilità in merito ricadono solo sull’ultimo quinquennio, sul quale lo scrivente non ha le competenze per esprimere un giudizio. Forse avrà fatto cose buone, ma sicuramente non ha fatto miracoli. Certamente, dinanzi ai vari episodi di malasanità balzati agli onori della cronaca, si è ribellato contro gli scoop, sciorinando i pregi delle nostre strutture e dei nostri medici, sottostimando quelle notizie a fesserie.
Ieri, ha offerto l’ennesimo atteso show, in una teleconferenza di 47 minuti, in cui tra le altre cose, ha prima minacciato ironicamente di inviare carabinieri armati di lanciafiamme contro presunti neolaureati e ha poi invocato l’uso dell’esercito contro gli imbecilli.
Risultato: tutti hanno ascoltato, visto e commentato solo le sue sparate da Sergente Maggiore Hartman.
Però De Luca in 14 minuti ha parlato anche della situazione delle strutture campane, delineando un quadro piuttosto preoccupante: i suoi tecnici stimano che entro una ventina di giorni serviranno in Campania circa 400 ventilatori per affrontare l’emergenza coronavirus. La protezione civile si sarebbe impegnata a fornirgli 225 ventilatori e 621 caschi per il loro utilizzo. Di questi ventilatori al momento gliene avrebbe consegnati solo 5. La Regione, dunque, si sarebbe interessata per acquistarli negli USA ma siccome i tempi stimati per la consegna sarebbero stati di 4 mesi, ha ripiegato poi sulla Cina, stipulando con un’azienda un contratto per 150 ventilatori, che comunque necessiteranno di tempo prima di arrivare.
Non si dice quale sia la disponibilità attuale, ma al netto di quello che si attende, momentaneamente abbiamo solo 5 ventilatori, il Cotugno già pieno e una crisi sanitaria alle porte.
Consapevole del disastro che potrebbe verificarsi, De Luca preme per le più drastiche misure possibili, nella limitazione degli spostamenti umani. E fa bene.
Di fronte a tanto impegno, è un vero peccato, però, che questi suoi show, per quanto efficaci nell’incutere timore ai possibili trasgressori, non lascino passare il messaggio più importante in questo momento: abbiamo urgente bisogno di altri ventilatori!
La smetta allora di fare la macchietta, accorci sti sproloqui, (che di 47 minuti di discorso ne avrà utilizzati al massimo 20 per dire cose interessanti), e continui ad impegnarsi per allestire in breve gli ospedali a fronteggiare il peggio.