Per uno strano caso del destino una domenica di Novembre ho visto i miei risparmi azzerarsi, venendo catapultato in una vicenda di carattere nazionale che si colora di giorno in giorno di tinte sempre più scure. Parlo dell' ormai famoso fallimento delle quattro banche “Banca Popolare di Etruria e Lazio”, “Banca Marche”, “CariChieti” e “CariFerrara” di cui abbiamo già parlato sul blog, e il relativo decreto "salva-banche".
Da Novembre sono trapelate cose agghiaccianti riguardo il fallimento di Banca Etruria: i commissari della Banca d'Italia che, invece di sanare i conti, lasciano un buco più grande di quello trovato; clienti VIP avvisati in anticipo ai quali è stato dato il tempo di azzerare le posizioni per più di 280 milioni qualche giorno prima del decreto del governo; finanziamenti allegri a società collegate a familiari e amici del premier Matteo Renzi e del ministro Maria Elena Boschi, contatti del vice presidente dell'istituto Pier Luigi Boschi (che è anche padre del ministro), per questioni legate proprio a Banca Etruria, con personaggi indagati per la presunta loggia P3, ed altro ancora.
Approfondendo la vicenda, inoltre, sono molti gli aspetti controversi del decreto Salva-Banche stesso. Vi propongo questo video che riassume brevemente diversi punti mai chiariti dal Governo, anzi.
Inoltre, per conto della neonata associazione Vittime del Salva-Banca ho avuto la possibilità di preparare due lettere destinate all' Unione Europea, in cui sono snocciolati numeri e dati: credo che siano interessanti, perché nel marasma delle notizie e scandali, si può perdere un po' la bussola su cosa sia successo e chi ci guadagnerà addirittura dall'operato del Governo.
Testo originale in inglese
Dear Madam Margrethe Vestager and Sir Jonathan Hill,
We are the Association Vittime del Salva-Banche which represents the savers (bondholders and shareholders) of the four italian banks “Banca Popolare di Etruria e Lazio”, “Banca Marche”, “CariChieti” and “CariFerrara” that were “saved” by the Italian Governament, sacrifing the savings of more than 130.000 families.
Without considering the serious irregularities made by these banks in the past and the guilty lack of controls by our National Authorities (Banca d’Italia and Consob), we ask for a clarification about the absurd choises made by the Italian Government.
The D.Law 180/2015 predicted that non-performing loans (NPL) of these four Banks, without any independent evalutaion, are now priced in the balance sheet of the single bad-bank (specifically created) at the recovery ratio of 17%. We are talking about non performing loans with a nominal value of € 8,5 bln largely covered by collateral (and previously already priced in a ultra-conservative way at 45% recovery ratio by the inspectors of Banca d’Italia in the summer 2015). Now, at 17%, the value is just € 1,5 bln, totally off-market. No bank in the world could survive with NPL assessed in this manner.
Besides The D.Law 180/2015 provides: if there is a capital gain from sale this package of NPL, the sole beneficiary will be the “Fondo di Risoluzione” (the owner of the bad bank). It is very likely that there will be a capital gain, the Italian Ministry of Finance has clearly admitted this to the media.
We ask: “Shouldn’t this gain be used to repay bondholders and shareholders? Why does Europe allow that the Italian Governament makes a gift to “Fondo di Risoluzione” and, indirectly, to the big banks that are financing it, rather than proctecting the savers cheated by this whole affair?
Traduzione:
Egregi Signora Margrethe Vestager e Signor Jonathan Hill,
Siamo l’Associazione Vittime del Salva-Banche che rappresenta i risparmiatori (obbligazionisti e azionisti) delle quattro banche italiane “Banca Popolare di Etruria e Lazio”, “Banca Marche”, “CariChieti” e “CariFerrara” che sono stati “salvati” dal Governo Italiano, sacrificando il risparmio di oltre 130.000 famiglie.
Senza considerare le gravi irregolarità fatte da queste banche in passato e la colpevole mancanza di controlli da parte delle nostre Autorità Nazionali (Banca d’Italia e Consob), chiediamo un chiarimento circa le scelte assurde fatte dal Governo Italiano.
Il D.L 180/2015 ha previsto che i crediti in sofferenza (NPL ) di queste quattro banche, senza alcuna valutazione indipendente, siano ora iscritte nel bilancio dell’unica bad-bank (creata appositamente) al tasso di recupero del 17%. Stiamo parlando di non performing loans NPL per un valore nominale di € 8,5 miliardi in gran parte coperti da garanzie reali (e in precedenza già valutati in un modo ultra-conservativo al 45% tasso di recupero dagli ispettori della Banca d’Italia nella stessa estate 2015) . Ora, valutati a 17%, il valore è solo € 1,5 mld, totalmente fuori mercato (a sconto). Nessuna banca al mondo potrebbe sopravvivere con NPL valutati in questo modo.
Inoltre la D.L 180/2015 prevede che qualora vi fosse una plusvalenza dalla vendita di questo pacchetto di NPL, l’unico beneficiario sia il “Fondo di Risoluzione” (il proprietario della bad bank). E ‘ molto probabile che ci sarà una plusvalenza, il Ministero delle Finanze italiano ha chiaramente ammesso ciò ai media.
Chiediamo: “Non dovrebbe questo guadagno essere utilizzato per rimborsare gli obbligazionisti e azionisti? Perché l’Europa permette che il Governo italiano faccia un regalo al “Fondo di Risoluzione” e, indirettamente, alle grandi banche che lo finanziano, piuttosto che proteggere i risparmiatori truffati da tutta questa vicenda?”
------------------------------------------------------------