E' stato pubblicato in questi giorni la prima edizione di "Il Negozio Perfetto: Dalla Teoria alla Pratica. Guida alla gestione consapevole di un negozio e alla massimizzazione del profitto". dell'altro-parlante Alessandro Vinaccia

Si tratta di un manuale compatto, ma prezioso per gli spunti, sulla corretta gestione di un negozio. Spazia dal marketing all'analisi di bilancio, dalla organizzazione aziendale alla teoria dei giochi, rimanendo sempre semplice nella lettura.

Lo si può trovare su Amazon.it sia in versione ebook che cartacea:

https://www.amazon.it/dp/B08288Y4F4

 

Proponiamo di seguito le prime pagine e l'indice del volume per chi fosse interessato alla materia:

"Il negozio perfetto esiste? Premesso che la perfezione assoluta appartiene, forse, solo al mondo delle idee, esiste una corposa e robusta letteratura economica che si può applicare alla gestione di un negozio per aumentare la profittabilità. Le conoscenze teoriche che si possono applicare per migliorare la gestione di un negozio, anche il più piccolo, sono veramente tante: spaziano dal controllo di gestione al marketing, dalla organizzazione aziendale alla teoria dei giochi . Eppure, la realtà ci dice che ci sono negozi, tutt’altro che perfetti, che hanno colto un’opportunità di mercato e che operano giornalmente con buoni risultati, e negozi aperti scientificamente (dopo lo studio e l’analisi del mercato, del visual, del marketing ecc ecc) che poi si scontrano in maniera fallimentare con un mercato divergente dallo scenario ipotizzato. Saper osservare e interpretare l’ambiente circostante è un’abilità che chi vuole fare l’imprenditore deve tenere sempre ben allenata. Non tutto quello che si può fare è sempre necessario, e non tutto quello che sarebbe utile si può fare nel breve tempo. Imparare a scegliere le giuste tappe nel percorso di crescita è l’obiettivo di questo manuale, scritto con tanta umiltà da un negoziante per altri negozianti. Sappiamo bene, infatti, che fare il negoziante è un lavoro che richiede tanti sacrifici, molteplici competenze e un briciolo di fortuna. Personalmente ho studiato tanto ai tempi dell’università e non mi sono mai fermato, approfondendo la materia con corsi post laurea, ma le conoscenze accumulate non sembrano mai abbastanza, perché il mondo si evolve continuamente ed un giorno ti svegli e scopri che è necessario anche saper fare belle foto ai prodotti, produrre di piccoli video e lanciarli sui social media. Da più di 13 anni mi occupo di commercio retail a Capri e osservo sempre i negozi dei grandi marchi per imparare qualcosa. Ebbene, una cosa che ho imparato è che negozi studiatissimi, con alle spalle le risorse di grandi Holding internazionali della moda, possono chiudere bottega in pochi anni, anche se sulla carta sembravano possedere tutte le carte in regola per il successo. Succede anche questo. Ci possono essere negozi “bruttini” che lavorano bene e negozi “fighissimi” che non lavorano abbastanza da resistere alle spese fisse. Tra le variabili fuori controllo che possono determinare la chiusura di un negozio possiamo citare: situazioni di conflitto tra gli addetti alle vendite, entrata inaspettata di nuovi concorrenti, cambiamento del contesto urbano dove è collocato il negozio, risposta fredda del target di riferimento, prezzi/target sbagliati, margini di guadagno sulle vendite non adeguati alle spese fisse ecc ecc. Come un cacciatore che carica tante “trappole” per catturare gli uccellini, nel mondo della distribuzione retail ci sono tanti aspetti che il negoziante/manager può curare per soddisfare i propri clienti e stimolare gli acquisti. Seguendo la metafora della caccia, però, ci possono essere situazioni in cui non c’è tempo per piazzare le “trappole” ma bisogna agire subito e altre 3 situazioni dove il mercato è saturo o la domanda anestetizzata, in cui alcune pratiche, seppur ottime in teoria, non funzionano come dovrebbero e anzi aggravano il conto economico di spese non recuperabili. Si aggiunga a questo quadro l’alea, ovvero la componente fortuna/sfortuna che può spiazzare anche il miglior negoziante del mondo. Tenete conto che queste prime pagine sono state scritte in un giorno di allerta meteo in tutta Italia, dove è stato impossibile aprire i negozi, a causa delle raffiche di vento e le strade allagate; si festeggia se non si hanno avuto danni. Incassi zero per i fortunati, danni, anche seri, per alcuni. Spesso si trova nella letteratura accademica la definizione che il mondo che ci circonda non è perfetto e quindi ciò che funziona nei modelli economici è solo una approssimazione di ciò che accadrà nella realtà. Così, la gestione di un negozio è soggetta ad una miriade di variabili, alla fortuna e alla sfortuna, e a volte ci vorrebbe la “palla di cristallo” per indovinare il futuro e prendere le decisioni giuste. Ma agire e cercare di migliorare i vari aspetti della gestione può essere l’unica arma in mano all’imprenditore per resistere agli infortuni di percorso, alla grande dinamicità del mercato e agli umori della clientela. Possiamo affermare, allora, che migliorando i vari aspetti del nostro punto vendita, andiamo a migliorare le nostre performance intese sia come fatturato che utile netto. Tutto questo si può tradurre in una lunga vita del negozio capace di resistere ai periodi di crisi e portare a casa grandi risultati nel medio periodo. Questo manuale, senza pretese di essere esaustivo in tutte le tematiche, vuole stimolare una riflessione sui punti ritenuti fondamentali della gestione, in modo da dare al negoziante gli strumenti necessari per migliorare il proprio lavoro e il proprio profitto."

 

Indice: 1.1 Il negozio a servizio del cliente. (pg.6) 1.2 Il ciclo di vita dei prodotti. (pg.10) 1.3 Riepilogo. (pg.12) 2.1 I vari comportamenti d’acquisto. (pg.13) 2.2 Asimmetria informativa e costi cognitivi. (pg.17) 2.3 La formula della fiducia. (pg.19) 2.4 La guerra dei prezzi. (pg.21) 3.1 L’identità del negozio. (pg.25) 3.2 L’identità visiva: il marchio. (pg.26) 3.3 L’identità visiva: il visual. (pg.29) 3.4 L’identità olfattiva e l’identità musicale. (pg.34) 3.5 L’importanza delle luci. (pg.36) 3.6 Elementi di Visual Merchandising. (pg.37) 3.7 Il potere dell’esposizione. (pg.43) 4.1 La catena del valore. (pg.44) 4.2 Il negozio al centro della rete. (pg.46) 4.3 La mission del negozio. (pg.48) 4.4 La sindrome da Burn-out. (pg.49) 4.5 Assortire il magazzino secondo il calcolo delle probabilità. (pg.50) 5.1 Le strategie di prezzo. (pg.54) 5.2 La negoziazione. (pg.56) 5.3 Il meccanismo della reciprocità. (pg.60) 5.4 Teoria contro realtà. (pg.62) 5.5 La gestione dei saldi.(pg.63) 6.1 KPI e riclassificazione di bilancio. (pg.66) 6.2 Il triangolo di Du Pont. (pg.69) 6.3 Indice di rotazione del magazzino. (pg.71) 6.4 Il Break Even Point. (pg.72) 6.5 La leva operativa.(pg.74) 6.6 Durata media dei debiti commerciali. (pg.77) 6.7 Acid test. (pg.78) 7. Tutto si riduce ad un problema di massimizzazione vincolata. (pg.81)