Era il 1994 quando Candido, dopo aver terminato gli studi, trovava lavoro in una grande compagnia assicurativa. Candido era convinto che l’Italia, paese dove si mangiava meglio, con il campionato di calcio più bello del mondo, con più opere d’arte, fosse, fuor d’ogni dubbio, il posto più bello del mondo.
Il nostro giovane protagonista aveva cominciato a lavorare in un palazzo enorme, pieno di finestre senza neanche uno spiffero, pieno di porte, che erano sempre chiuse, pieno di persone, fortunatamente silenziose. L’unica persona amica di Candido era l’usciere del palazzo, di nome Pangloss, persona molto istruita, che leggeva quotidianamente la Gazzetta dello sport, che aveva un’opinione su tutto e un fatto da narrare su qualunque argomento.
Bisogna premettere che in Italia, pochi anni prima, c’era stato qualche problema con il governo, la politica, i partiti, le istituzioni, i capitani d’industria, i manager pubblici e privati, i sindacati, la mafia…Non manca più nessuno, solo non si vedono i due leocorni!!!
“Fortunatamente – ripeteva Pangloss in quei giorni – ora ci si aspetta il governo migliore possibile”.
Ed era vero, Candido ne era convinto. Si era candidato un signorotto simpatico e piacione, pacioccone e bontempone. L’avrebbero votato la Milano bene, la Milano da bere, ma anche gli uomini d’onore siciliani: e lo votarono tutti, ma proprio tutti in Sicilia, non perse un solo seggio. Forse l’avrebbe sostenuto Gaber, forse Celentano, sicuramente Mike Bongiorno. E poi, sarà stato un caso, ma si respirava un’aria tutta nuova. Era anche da un po’ che non si vedevano bombe sui treni.
“Forse questo è veramente il migliore dei governi possibili”. Pensava Candido eccitato, sentendosi oltremodo fortunato.
1996: Sono passati due anni e Candido, dopo aver acceso un mutuo, sposava la sua amata Cunegonda, chea sua volta, con dolore ma tantissima gioia, partoriva un bel maschietto.
La vita del nostro protagonista si era finalmente realizzata, proprio come avevano voluto il babbo e la mamma: famiglia, macchina e gita fuoriporta ogni domenica.
Ma le cose belle purtroppo non sono destinate a durare per sempre e fu così che da un giorno all'altro un gruppo di Bulgari, facinorosi uomini delle caverne montanare e delle pianure prealpine, togliendo la fiducia a quell'ometto paffutello, aprivano le porte dell’Italia a orde di barbari e compagni. C’erano tutti: Jorge da Burgos, Peppone e il dottor Moriarty.
Aveva detto un cantastorie qualche anno prima “partono tutti incendiari e fieri, arrivano tutti pompieri” e così fu. Pangloss in quel periodo era giù di corda ma affermava con sicurezza “anche questo può essere il migliore dei governi possibili” ed infatti senza sapere come, senza capire quando, il lupo divenne agnello e, in nome del più alto senso dell’etica e della morale, venne proposta… la bicamerale. Meglio così pensava Candido, dietro consiglio di Pangloss “In fondo mi sento più al sicuro se ci sta dentro anche l’ometto”.
Era il 2001 e Candido decise di completare la sua sistemazione familiare e di fare un altro bambino. Vendette la casa, allargò il mutuo e comprò, per la gioia di Cunegonda, un’abitazione più grande. Pangloss, durante il battesimo del piccolo, affermava,sicuro come sempre “adesso arriva il governo migliore possibile” ed era vero.L’uomo in doppiopetto e in doppio mento si era ancora candidato, aveva infatti comprato i bulgari,ad uno ad uno e questi erano diventati i suoi più fedeli alleati,i migliori compagni di merende. Era davvero caparbio quell'uomo fatto da sé, con i soldi arrivati da nessun posto, con gli “amici” sempre pronti a dargli una mano.
Vinse ancora una volta. E così era ricominciato “il migliore dei governi possibili”, ma ora c’erano i numeri per lavorare. Candido era felice, non c’era più il falso in bilancio, si poteva chiedere di spostare il processo a Brescia, si potevano costruire ovunque nuove case, tenere lontani i Kapò della Westfalia, e tante, tantissime altre belle cose. Ora si che l’Italia era il più bel paese del mondo, con il migliore dei governi possibili, pieno di belle donne e ministri che conoscevano la giustizia, avendola incontrata personalmente in ripetute occasioni.
Tutti gli altri regnanti degli altri reami, vedendo come si viveva felici in Italia,sorridevano sornioni. Era veramente il migliore dei governi possibili.
Intanto grazie al duro lavoro lo stipendio di Candido era arrivato al massimo livello possibile, aveva avuto tutte le promozioni possibili, aveva comprato una casa ancora più grande e Cunegonda, che si era rifatta naso tette, culo, era davvero, davvero felice. Tutto “Grazie al migliore dei governi possibili” ripeteva Pangloss con la sua gazzetta sotto braccio, sempre chiuso nella sua portineria. Infondo panta rei, affermava sempre il saggio Pangloss o forse diceva Hakuna Matata.
2006: Accadde però che alcuni desaparecidos sudamericani, rispuntati da chissà dove, armati di crocifisso al collo, con una mano davanti e l’altra dietro,riuscirono a riprendersi il potere. Sicuramente c’era un imbroglio, affermava l’uomo in calzamaglia che rubava ai poveri per donare a sé “Dovete credermi, io di imbrogli ne capisco”.
Intanto alcuni invidiosi iniziarono a parlare dell’uomo fatto da sé con i voti e i soldi degli amici.
“L’onorevole Balzac dice che dietro ogni grande fortuna c’è un crimine” leggeva su alcuni giornali Candido.
“Giustizialista” rispondeva Pangloss.
2008: Pangloss non era felice e neanche Candido, ma la fortuna, che è donna e talvolta lavora nelle asl in Campania, restituì il maltolto e si formò di nuovo il migliore dei governi possibili. Come diceva Pangloss. Questa volta l’incorruttibile corruttore aveva fatto tutto in grande, praticamente tutti erano con lui, li aveva comprati tutti, anche gli stranieri e tutti nella finestra di mercato invernale.
Era in realtà anche un grande allenatore.
“Ah ora questo è veramente il migliore dei governi possibili”. Purtroppo però in quel periodo l’uomo superpartes e supertacchis non era molto in forma. Spesso si appisolava, quasi sempre era disattento e poi tutti cominciavano a guardarlo di sottecchi. Neanche il suo cucù faceva più tanto ridere. Candido cominciava ad essere poco convinto, ma Panagloss lo rassicurava ogni volta mentre leggeva il sito della gazzetta dal suo nuovo, potentissimo PC, con il quale poteva conoscere il mondo senza mai uscire dalla sua portineria.
Ogni tanto varie donnine distraevano il vecchio capo Mandrillo Seduto e soprattutto molti cattivi cercavano di disarcionare il condottiero dall'asino carico d’oro, con trucchi e processi, condanne e battute. Inoltre tanti degli amici di un tempo non c’erano più, molti in galera, tanti in vacanza al 41bis.
Cominciarono così a rispuntare,inspiegabilmente,comici e giornalisti. Fu un brutto giorno.Erano scomparsi da anni, gli ultimi avvistamenti risalivano alla preistoria mediatica. Qualcuno affermava con sicurezza che si erano estinti.“Probabilmente sono spie dell’Eurasia”diceva Pangloss un giorno. “Probabilmente sono spie dell’Eustasia” ripeteva il giorno dopo.
Candido, ad essere sinceri, si sentiva confuso.
Era anche cominciata la crisi economica, forse erano gli stessi comici e gli stessi giornalisti che tentavano l’ennesimo golpe. Vatti a fidare dei giornalisti e dei comici, soprattutto se li paghi tu.Candido ammirava la forza dell’ominicchio solo al comando, con tanti figli senza più moglie, che continuava, sempre e comunque a diffondere le sue teorie: Pagare tangenti all’estero è un fenomeno di necessità o la magistratura è il cancro della democrazia, la mafia è più famosa che potente oppure la crisi è superata dato che i ristoranti sono pieni.
Parlava troppo l’uomo che sussurrava agli stallieri, era impossibile stargli dietro e ricordarli tutti.
Un giorno, erano passati ormai quindici anni da quando il cavalier servito era sceso in campo, Pangloss annunciò con la solita solennità: “Questo sarebbe il migliore dei governi possibili”, premette un pulsante e dopo un prolungato ronzio si accese una pagina web bianca, dove un anziano barbuto gridava di giovani e democrazia. Candido un po’ se lo ricordava quel signore, l’aveva visto in televisione tante e tante e tante volte.
Ecco queste sono le sette regole per una vera democrazia disse, sempre solenne, Pangloss:
1) Tutto ciò che va su due gambe è nemico.
2) Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico.
3) Nessun animale vestirà abiti.
4) Nessun animale dormirà in un letto.
5) Nessun animale berrà alcolici.
6) Nessun animale ucciderà un altro animale.
7) Tutti gli animali sono uguali.
“Pensa – affermo Pangloss – prima eravamo un popolo di allenatori di calcio e marinai, ora puoi essere quello che vuoi, basta volerlo, è tutto in questo computer”
2011: Passano alcuni mesi, Il governo migliore possibile viene sostituito grazie alla gentile concessione dell’ometto non più tanto simpatico.
La crisi economica intanto peggiora.
“La colpa è dei governi precedenti” sentiva dire Candido dal ministro Alzheimer che dopo un anno ancora non aveva tolto gli scatoloni dall'ufficio da cui si era trasferito. Anche Pangloss iniziava a pensarlo allo stesso modo.
2013: Così, improvvisamente senza sapere come, senza sapere perché, un giorno, entrato in ufficio, Candido non trovò più la sua scrivania.
“Esodato? Ma oggi ho cinquant'anni, che lavoro posso minghia trovare???” pensava Candido in ascensore mentre trasportava alcuni scatoloni con le sue cose.
Nella portineria incrociò Pangloss, carico anch'egli di scatoloni.
“Anche tu licenziato??”
“No – affermò Pangloss – siamo arrivati secondi, forse terzi alle ultime elezioni, ma abbiamo vinto. Ora può nascere davvero il migliore dei governi possibili.”
“Cosa farai ora?” disse ammirato Candido.
“Ho fatto l’usciere per quasi quarant'anni, ora vado a Roma perché nessuno meglio di me potrebbe fare il ministro delle entrate: è il popolo che me lo chiede”.
“Quale popolo? non ne sapevo nulla” disse candidamente Candido.
“Quello della rete!!! Quale altro popolo conosci? Mi hanno votato in 154, 155 se metto anche il mio voto” dichiarò soddisfatto il nuovo ministro delle entrate.
Si augurarono buona fortuna reciprocamente, si promisero di rivedersi, ma entrambi sapevano che non sarebbe stato vero.
Così Candido si ritrovò solo, senza lavoro, con un mutuo da pagare per una casa che ora non si sarebbe potuto permettere, una moglie che l’odiava, due figli che studiavano in scuole decadenti (nel senso che cadevano letteralmente a pezzi) e che difficilmente avrebbero mai trovato un lavoro e mai avrebbero raggiunto la pensione.
Gli restava un volantino, lasciato dal ministro Pangloss,come ricordo, del movimento cinque scimmie:
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.