È di pochi giorni fa, la notizia, ripresa in pompa magna dai principali quotidiani nazionali, dell'arrivo di Tiberio, il nuovo "taxi caprese" che, a detta di Corriere e Repubblica, manderà in pensione i modelli attualmente circolanti. Sarà vero?
Si tratta di una Fiat 500L allungata, il cui design, simile a quello di un motoscafo, è stato concepito dalla mente dell'architetto Acampora (che già curò le Marea) e realizzato dalla storica carrozzeria milanese Castagna.
Ora, va riconosciuta ai costruttori una grande originalità e una certa genialità, nell'allungare una vettura aggiungendole il portabagagli, invece che tagliando lo chassis. E poi la linea è simpatica...
Nonostante ciò, i dubbi di un suo successo a Capri sono tanti. Il problema è che hanno calato questo gioiellino dall'alto senza magari aver prima consultato i tassisti capresi o considerato l'abitudine ormai consolidata dei passeggeri. Viene chiamato processo top-down e generalmente viene usato quando si introduce qualcosa di estremamente innovativo, ma qui, trattandosi di un taxi ideato per Capri, forse, era importante raccogliere i feedback dei diretti interessati. Sotto questo punto di vista, il taxi Tiberio,da buon imperatore, nasce con la puzza sotto il naso.
Il risultato è una macchina che manca delle caratteristiche essenziali per seguire le orme della tradizione caprese e poco adatta al lavoro dei tassisti isolani.
Essa, innanzitutto, non è una vera cabriolet, ma ha semplicemente il tettuccio apribile e ricopribile con una tenda. Manca quindi di quella panoramicità e di quella freschezza che contraddistingue i taxi capresi. Chi prende il taxi a Capri è abituato a spazi larghi, dove eventualmente poter stendere le gambe, sentire il vento in faccia, guardare le bellezze dell'isola e a sua volta un po' farsi guardare.
Facciamo i migliori auguri ad Acampora e Castagna per la loro creazione, sicuri che avrà il successo che merita ma probabilmente lontano da Capri.
Voi cosa ne pensate?