Diciamolo apertamente: le morti ravvicinate di Marco ed Ettore hanno aperto uno squarcio sul fatto che le strade di Capri non sono sicure e che si corre troppo.
Questo in realtà è stato già negli anni addietro un argomento largamente dibattuto: alta velocità, asfalto di merda, buche ovunque, strade strette, sporche di olio... In centinaia sono dovuti ricorrere alle cure mediche per incidenti più o meno gravi, soprattutto i centauri.
Ma non si è fatto mai niente.
Solo il Comune di Anacapri acquistò qualche anno fa una tele-pistola laser che i vigili durante i turni di servizio piazzavano in appositi box.
Risultato: centinaia di automobilisti multati perché andavano a 40 all’ora; poi la notte, quando l’apparecchio era disinstallato, si correva tranquillamente per tutto il territorio.
Sicuramente la cosa si rivelò positiva per le casse comunali, ma altrettanto sicuramente non migliorò di una virgola la sicurezza stradale.
Poi la barzelletta finì quando qualche cittadino fece ricorso (vincendo) ed uscì fuori che il Codice della Strada prevedeva che l’utilizzo di una tale apparecchiatura, su strade urbane, necessitava afforza della presenza della pattuglia, la quale avrebbe dovuto utilizzare la pistola manualmente e contestare l’infrazione sul fatto. Ergo tutte quelle multe erano illegittime.
Questa regola è stata poi superata quest’estate, con le recenti modifiche al CdS, ed ora un tale utilizzo, automatico piuttosto che manuale, è legittimo anche su strade urbane
Ora, per rispondere alle preghiere di chi giustamente chiede di stoppare questa mattanza sulle strade isolane, anche il Comune di Capri ha annunciato la volontà di installare degli autovelox. Non sappiamo ancora con quali modalità e in quali luoghi, ma è certo che l’automobilista a cui si impone un limite ridicolo come quello dei 30km/h, rispetterà quella velocità soltanto nei punti dove saprà di rischiare la sanzione, per poi accelerare dove non potrà essere beccato. Magari anche più del dovuto, per recuperare il tempo perduto.
Magari si migliorerà la sicurezza in determinati punti e arriveranno bei soldoni a rifocillare il bilancio comunale, ma nel complesso avremo traffico in tilt, autisti ancora più esauriti e altri tratti su cui correre.
Le strade continueranno ad essere strette, piene di buche e tombini, con l’asfalto di merda, e piene di malepratici alla guida.
Le biciclette elettriche soltanto potranno correre impunite in quei tratti perché prive di targa e di casco... ah e di assicurazione!).
A questo punto della mia disamina qualcuno potrebbe accusarmi di benaltrismo.
No, non voglio spostare l’attenzione da un problema ad altri.
Ma essendo uno che guida dalla mattina alla sera, ho ben presente quali siano i problemi pratici: mantenere i 30 km/h per lunghi tratti è una follia. Un ciclomotore manco si mantiene diritto. Una macchina scassa la frizione.
Se sull’isola fosse concesso un limite di 50 km/h, allora sarei anche ben lieto degli autovelox, ma far diventare gli automobilisti le vittime sacrificali paganti, sull’altare del perbenismo piuttosto che su quello del buonsenso è una cosa a cui non ci sto. Non posso accettare che invece di partire dal sistemare l’asfalto e l’illuminazione si prenda un provvedimento che getta solo fumo negli occhi.
Vi dirò che nella mia vita, ne ho fatte di cazzate alla guida e tre o quattro volte ho preso cadute col motorino. Ma solo una volta ho pensato di morire: era l’inizio di settembre, una delle prime piogge dopo l’estate, scendevo veramente a 30 all’ora... ma appena imboccata la don Giobbe Ruocco, premetti leggermente sul freno e la macchina scivolò come se stesse sul ghiaccio. Fortuna volle che andai a sbattere con entrambe le ruote di sinistra sul marciapiede, la macchina fece per alzarsi, ma invece di rovesciarsi ricadde sulla destra.
Questo per dire che, andare piano a volte non basta. E che in quel dannato punto della don Giobbe Ruocco sono stati innumerevoli gli incidenti gravissimi in tutti questi anni, ma ancora nessuno si è preso la briga di far aggiustare quella dannata strada, che non è provinciale ma comunale!
Da qui la mia preghiera al consigliere Tortoriello e a tutta la Giunta: ci ragioni, ci ripensi, almeno ci ascolti. Non sarebbe meglio cominciare con le cose pratiche, anche se queste portano spese invece che introiti? Abbiamo almeno piena consapevolezza della situazione? Qual è l’obiettivo e sono gli autovelox il giusto mezzo per raggiungerlo ?