Sostanzialmente il caprese se ne sbatte il cazzo di via Krupp. Chiusa o aperta, essa non aggiunge nulla all'economia o alla vivibilità dell'isola. Chi proprio vuole accedervi sa benissimo come fare e la preferisce tutta per sé.
Il caprese ha ben altri problemi: gli abusi edilizi fatti per necessità e l'attuale impossibilità di sanarli che lo rendono talvolta pateticamente speranzoso nella, e facilmente ricattabile dalla politica. I trasporti marittimi e terrestri che continuano a fare schifo e a trattarlo come un negro ai tempi dell'apartheid. Il caro-vita e l'impossibilità per la maggior parte delle persone di comprare casa, cosicché egli preferisce zazzeriare tutti i soldi in Thailandia. La mancanza di posti adatti a una vita sociale diversi dal luogo di lavoro e da Facebook: probabilmente il caprese ama lavorare anche perché solo così riesce a farsi quattro chiacchiere senza litigare con nessuno. Il mare: il mare di Capri ha un colore spettacolare ma è sempre più un deserto. Nel futuro di merda che ci stiamo creando troveremo sott'acqua solo ossi di seppia e cuolli di cazzo. E poi c'è l'annosa questione dell'ospedale... che vabbè che ormai la sanità pubblica fa schifo in tutto il sud-Italia, ma solo a Capri ci si deve organizzare un mese prima per partire per partorire...
Eppure lo scontro politico si infiamma solo su via Krupp. Inutile girarci intorno: via Krupp è il terreno di scontro perfetto per la politica, proprio perché, come già detto, non gliene fotte un cazzo a nessuno.
Alla fine, qualsiasi ipotesi prevarrà, nessuno si sentirà offeso. Se invece cominci a parlare di flussi turistici, di regolamentazione del traffico, di diritto alla casa o ai soldi dei milionari VS difesa dell'ambiente, rischi di farti un sacco di nemici da una parte o dall'altra...
Via Krupp è la giusta strada per far rincontrare Ciro e Marino Lembo. Via Krupp è la giusta deviazione di De Martino per rimandare alla fine del suo mandato il dibattito su quello che poi è il suo vero pallino: la pedonalizzazione di via Roma. L'ha promesso in privato e lo farà, tanto ha ben poca voglia di ricandidarsi. Sa benissimo che conterà solo la sua decisione: chi verrà dopo di lui non vorrà mettersi né contro poco meno di un centinaio di negozianti della zona, né contro chi ha interessi diversi: lascerà le cose come stanno, libero da responsabilità dirette.
Per adesso, meglio parlare delle cose meno importanti, che pur senza pesci, il mare è sempre più blu.